COSA VUOL DIRE AVERE UN DISTURBO ALIMENTARE?
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) patologie caratterizzate da un distorto rapporto con il cibo e con il peso, che ha come conseguenza un ampio ventaglio di condizioni psicologiche, fisiche e sociali disfunzionali.
Nonostante questi disturbi abbiano a che fare con il cibo e corpo, non sempre si rendono evidenti con un peso eccessivamente alto o basso, ma comprendono tutti gli intermedi di peso e di disagio tra gli estremi di anoressia e obesità.
Anche dietro ad un corpo apparentemente sano può nascondersi un circolo vizioso di abitudini dannose e gravi: non si deve pensare di prendere in considerazione il disagio solo quando questo si rende evidente agli occhi dei più.
I DCA quindi, pur coinvolgendo il trinomio cibo-peso-corpo, non riguardano l’apparenza o l’alimentazione, ma sono sintomi di una sofferenza più profonda.
Cibo e corpo diventano gli strumenti per far fronte a questa sofferenza. Inizialmente la persona ha l’illusione di poter gestire la situazione ma ben presto è il disturbo alimentare a prendere il controllo delle azioni e dei pensieri che diventano ossessivi e totalizzanti.
La persona finisce per identificarsi con la propria malattia.
La causa?
ALCUNI FALSI MITI SULLE CAUSE:
- Le famiglie (in particolare le madri) sono responsabili dell’insorgenza di un DCA nel figlio\a;
- Le persone con DCA scelgono di avere la loro malattia. Vogliono essere malati/morire/non crescere;
- Le persone con DCA stanno cercando di punire i loro genitori o chi vive con loro;
- I DCA hanno tutti a che fare con la vanità e con le aspirazioni di essere una modella;
- E’ necessario fare tutto il possibile per compiacere il malato;
- E’ solo una questione di alimentazione
INVECE
UN DISTURBO ALIMENTARE NON E’ UNA SCELTA
è una malattia con importanti ripercussioni sul soma e sulla qualità di vita.
Non è un problema esclusivamente legato al cibo e al peso ma rimanda a più profonde difficoltà evolutive, emotive, valoriali, identitarie e comunicative che si esprimono nell’atteggiamento che il soggetto ha con il proprio corpo e con il cibo.
Il corpo diviene l’abito del disagio, il canale attraverso cui esprimere il proprio dolore.
I CAMPANELLI D’ALLARME