Il modello biopsicosociale (Engel, 1977) è una strategia di approccio alla persona di centrale importanza nella cura di diversi disturbi, tra cui anche i DCA.
Questo modello pone la persona al centro di un ampio sistema influenzato da molteplici variabili, di cui i professionisti devono preoccuparsi ed occuparsi. L’attenzione quindi deve essere rivolta a tre macrocategorie:
– Aspetti medici, funzionali e organici (BIO)
– Aspetti psicologici (PSICO)
– Aspetti sociali e familiari (SOCIALE)
Tutti questi aspetti, insieme, sono coinvolti nello sviluppo, nell’evoluzione e nel mantenimento della malattia.
L’approccio biopsicosociale prevede l’utilizzo di metodi scientifici e strumenti standardizzati che siano trasversali alle diverse professioni, in modo da facilitare il lavoro integrato all’interno dell’équipe.
Piano di Trattamento
Il piano di trattamento, oltre a seguire l’approccio biopsicosociale, deve essere personalizzato su misura per la persona che chiede aiuto.
L’obiettivo principe della terapia dei DCA riguarda la salute della persona e il ritrovamento di un equilibrio (fisico e psichico) per fare in modo che i risultati raggiunti siano mantenuti nel tempo e la persona diventi abile nel prevenire le ricadute del disturbo.
L’intervento precoce è importante per fare in modo che il disturbo non si cronicizzi e non diventi così più difficile da affrontare. Più l’intervento è tempestivo maggiori sembrano essere le possibilità di successo.
In generale, gli interventi dovrebbero prevedere i seguenti passaggi:
- Valutazione e controlli medici specialistici
- Counselling nutrizionale
- Psicoterapia o sostegno psicologico individuale
- Colloqui familiari